Dopo numerose richieste, il governo ha stabilito che alcuni esercizi commerciali saranno esenti dall’obbligo di utilizzare il Pos.
Nel mese di maggio 2022 l’utilizzo dei Pos all’interno degli esercizi commerciali è diventato obbligatorio. Nella fattispecie, secondo quanto previsto da una nuova normativa, i commercianti che non garantiscono al cliente la possibilità di pagare attraverso bancomat sono passibili di sanzione.
La normativa ha suscitato una feroce polemica tra i commercianti, costretti a pagare elevate commissioni anche su spese minime, qualora effettuate attraverso il bancomat. Dopo numerose richieste, il governo ha stabilito che alcuni esercizi commerciali saranno esenti dall’obbligo di utilizzare il Pos. Vediamo di quali si tratta.
La merce esente: tabacchi e valori bollati
Secondo quanto stabilito da una modifica introdotta dal governo, i tabaccai potranno rifiutare i pagamenti elettronici su valori bollati e tabacchi. Adesso, si attende una comunicazione ufficiale della presa effettiva del provvedimento.
D’ora in poi i tabaccai saranno esentati dall’obbligo di accettare pagamenti con carte di credito o bancomat. Questa regola vale però soltanto per tabacchi e valori bollati: qualsiasi altra merce potrà essere acquistata anche con bancomat.
Il presidente nazionale della Federazione italiana tabaccai, Mario Antonelli, ha parlato della decisione: “La bassa marginalità di questi prodotti e servizi mal si concilia con i costi dei transazione della moneta elettronica”. Ormai da diverso tempo la categoria dei tabaccai lamentava “l’incongruità dell’applicazione generalizzata dell’obbligo”, stabilito per combattere l’evasione fiscale.
La protesta di Assotabaccai
Assotabaccai, attraverso una nota, aveva aspramente criticato la decisione di imporre il Pos come metodo di pagamento obbligatorio per i tabaccai, definendolo “un controsenso”, in quanto le tabaccherie “sono concessionarie dello Stato”. Quindi, la tracciabilità fiscale è già in vigore e non è possibile evadere fiscalmente con la vendita di questo tipo di merce.
Con l’obbligo introdotto nel mese di maggio, alcuni esercizi commerciali avevano chiesto di esserne esenti “per quanto riguarda i generi di monopolio”. Inoltre, la misura avrebbe “rischiato di aumentare gli oneri, a volte più alti dello stesso margine di guadagno”, dice Assotabaccai.